Il timore delle malattie

È frequente che sia la donna stessa a spingere il familiare maschio al controllo di uno specialista quando insorgano malattie o problematiche della funzione intestinale. L’ ipotetico e tanto temuto oltraggio della fisicità più intima in realtà consiste in una banale ed indolore esplorazione visiva e digitale; l’anoscopia non è sempre indispensabile ed è simile a quanto eseguito in una normale visita ginecologica.

È proprio il timore della visita, che può provocare, spesso, danni e complicanze, impedendo di cogliere all’inizio malattie banali, facilmente trattabili ad es. come un polipo, che negli anni possono evolvere anche in qualcosa di temibile. Quasi sempre non si riscontra nulla di importante e si ha così la certezza della propria buona salute. Essa è oltretutto un dovere nei confronti di chi dipende da noi o ci dona il suo affetto: si devono pertanto svolgere le principali azioni di prevenzione delle malattie e dei tumori che nella donna, si manifestano prevalentemente nella mammella, utero, colon-retto, pelle.

La prevenzione delle malattie e dei tumori nella donna

Non dobbiamo limitare le azioni di prevenzione solo a noi stessi ma consigliarle o imporle energicamente ai nostri cari, proprio perché li amiamo. Si ha così la certezza della buona salute propria e dei familiari e questo, ripetiamo, è il valore più prezioso per la vita!
Illustriamo quali sono i fattori di rischio, i sintomi (segnali di allarme) ed i controlli utili per una efficace prevenzione.

Mammella

Rappresenta un organo che può essere spesso sede di molteplici malattie benigne ma che, talvolta, possono essere subdole e, se trascurate o mal diagnosticate, possono nascondere caratteri di malignità. Normalmente la mammella è un organo riferito alla sessualità ed alla maternità; negli anni fertili la donna è abbastanza attenta ai relativi controlli. In età avanzata questa attenzione cala ed è proprio in questa epoca che si ha la maggior incidenza di neoplasie mammarie. I tumori della mammella impiegano molti anni per crescere; abbiamo tutto il tempo per fare una efficace prevenzione ed una diagnosi precoce.

Fattori di rischio:

  • familiarità;
  • malattie della mammella;
  • nessuna gravidanza o gravidanza in tarda età.

Controllo:

  • età 20-35 anni: autopalpazione, esame senologico ogni due anni ed eventuale ecografia;
  • età 30-40 anni in poi: una mammografia di base e di controllo ogni uno o due anni, a giudizio clinico;
  • dopo i 40 anni: una mammografia ogni anno.

Segnali di allarme:

  • Nodulo non precedentemente apprezzabile;
  • Perdite di sangue dal capezzolo.

Utero – endometrio

L’abitudine di eseguire controlli clinici ginecologici è ormai largamente diffusa ma non è così in età avanzata! Dobbiamo essere attenti alla trascuratezza degli anziani e stimolarli e sensibilizzarli ad una maggiore attenzione, anche cogliendo noi stessi elementi di sospetto.

Controllo:

  • Ogni anno %C

Pubblicato da

Giovanni Ciotta

Ha conseguito la Specializzazione in Chirurgia Generale con le nuove normative CEE nel 2001. Durante il Corso di studi ha acquistato esperienza in Ghirurgia Generale, approfondendo le tecniche chirurgiche relative alla patologia addominale con particolare riguardo alle metodiche più innovative nel campo della colon-proctologia e del trattamento del prolasso rettale ed emorroidario con tecnica PPH e STARR..