Emorroidi

Cosa sono

Le emorroidi sono delle strutture anatomiche angiocavernose situate nel canale anale. Le emorroidi sono presenti già nel feto e svolgono la funzione di completare la continenza di liquidi e gas. La funzione di completamento della continenza è assolta attraverso l’afflusso e il deflusso sanguigno: le emorroidi si gonfiano, chiudendo il lume del canale anale, per afflusso arterioso e si sgonfiano, riaprendo il lume del canale anale, per deflusso venoso.

Le emorroidi si distinguono in:

  • plessi interni – collocati sopra la linea pettinata e ricoperti di mucosa rettale insensibile;
  • plessi esterni – collocati al di sotto della linea pettinata e ricoperti di anoderma molto sensibile.

Emorroidi

Le emorroidi sono tre per ogni plesso e sono posizionate a “ore tre-sette-undici”.

Cause

La malattia delle emorroidi è provocata da uno scivolamento verso il basso di una parte del rivestimento del canale anale (prolasso mucoso): la mucosa rettale scivola verso il basso, spingendo verso l’esterno le emorroidi interne, che a loro volta spingono fuori le emorroidi esterne.
Esistono diverse condizioni che predispongono alla patologia, o che vi sono associate. Le più comuni sono: fattori ereditari; costipazione; aumento della pressione intra-addominale; lavoro estenuante e sforzi eccessivi; stress psichico.

 

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Sintomi

  • Prolasso: può essere di vario grado e può essere associato a una perdita involontaria di liquidi e gas.
  • Perdite di sangue durante la defecazione: il sangue è rosso vivo. Le perdite a volte possono essere lievi e sporcare la carta igenica o essere presenti sulle feci; altre volte sono presenti come perdita di gocce di sangue durante e/o dopo l’espulsione delle feci. In questi casi il sanguinamento può essere causa di anemia.
  • Dolore: legato alle emorroidi esterne e all’insorgere di ematomi o di tromboflebite.
  • Prurito e bruciore della zona anale: la continua perdita di secrezione rettale dovuta al prolasso rende l’ano umido e può essere causa di prurito e di infezioni da funghi (micosi). Il prurito può anche essere una reazione allergica dovuta all’utilizzo di pomate, supposte con anestetici, antibiotici e prodotti vegetali.
  • Presenza di un rigonfiamento esterno particolarmente sensibile.

Classificazione

Le emorroidi vengono classificate in base al grado di fuoriuscita del prolasso mucoso. Distinguiamo:

grado 1 – prolasso mucoso interno, che durante la defecazione non si estende oltre il margine anale;
grado 2 – prolasso mucoso esterno, che si estende oltre il margine anale e si riduce spontaneamente dopo la defecazione;
grado 3 – prolasso mucoso esterno, che si estende oltre il margine anale e può essere ridotto all’interno del canale anale manualmente;
grado 4 – prolasso mucoso esterno permanente, riducibile o irriducibile, che viene fuori spontaneamente indipendentemente dalla defecazione.

Un’ulteriore classificazione tiene conto anche della fuoriuscita del derma anale (anoderma):

tipo I – prolasso mucoso rettale senza fuoriuscita di anoderma. Comporta sanguinamento, trombosi emorroidaria interna, possibili episodi di strangolamento. Sono rare le trombosi perianali e le secrezioni mucose;
tipo II – anoderma prolassato, che può presentarsi molle e mobile o fibrotico con escrescenze carnose. Oltre ai sintomi descritti nel tipo I, è frequente la presenza di “soiling” (perdita di feci), spesso associata a dermatiti e prurito.

Terapie

I sintomi delle emorroidi possono essere alleviati modificando lo stile di vita e le abitudini alimentari.
Spesso però la patologia diventa particolarmente fastidiosa (I° e II° della malattia) e richiede trattamenti ambulatoriali, quali la legatura elastica o la fotocoagulazione.
Le emorroidi possono essere trattate chirurgicamente (pratica consigliata in presenza di tromboflebite e consistenti emorragie), attraverso interventi di emorroidectomia e emorroidopessi con suturatrice meccanica (III° e IV° della malattia).

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Pubblicato da

Giovanni Ciotta

Ha conseguito la Specializzazione in Chirurgia Generale con le nuove normative CEE nel 2001. Durante il Corso di studi ha acquistato esperienza in Ghirurgia Generale, approfondendo le tecniche chirurgiche relative alla patologia addominale con particolare riguardo alle metodiche più innovative nel campo della colon-proctologia e del trattamento del prolasso rettale ed emorroidario con tecnica PPH e STARR..